Serra San Bruno (VV)

Le prime abitazioni di quello che sarebbe divenuto il paese furono costruite per ospitare gli operai che lavoravano per i monaci della certosa di Santo Stefano e per l’eremo di Santa Maria per volere del fondatore, San Bruno, il quale aveva ottenuto dal conte normanno Ruggero d’Altavilla il terreno per le sue fondazioni monastiche. La presenza della Certosa ha enormemente influenzato lo sviluppo architettonico del paese, infatti era ben nota la presenza di artigiani, artisti del legno, fabbri e decoratori.

Il terremoto del 1783 distrusse la cittadina e la Certosa; il centro storico, a causa di questo avvenimento, visto le condizioni in cui versava, venne denominato “Terra Vecchia”, successivamente venne costruito un altro quartiere, chiamato spinetto, per l’enorme presenza di spine nel luogo dove iniziò l’edificazione. La ricostruzione è stata possibile in quanto la zona era ricca di risorse come legno, ferro e granito, che i mastri d’arte dell’epoca sfruttarono anche per creare opere d’arte per decorare le chiese ed il paese.

Sono presenti sul territorio nove chiese, che testimoniano l’attività delle confraternite locali.

  • Chiesa matrice, dedicata al protettore San Biagio
  • Chiesa di Maria Santissima dei Sette Dolori o dell’Addolorata
  • Chiese dedicate a Maria Santissima Assunta, una nel quartiere Terravecchia e una nel quartiere Spinetto.La storia delle due chiese è caratterizzata da una lunga ed aspra rivalità tra le due rispettive confraternite
  • Chiesa di San Gerolamo
  • Chiesa di San Rocco
  • Cosiddetta chiesuledha (“piccola chiesa”)
  • Santuario Regionale di Santa Maria nel Bosco, nel territorio compreso tra la Certosa e l’eremo.

Musei

  • Museo della Certosa
  • Museo Parrocchiale “San Biagio”
  • Museo dell’Arciconfraternita Maria SS. Assunta in Cielo (Spinetto)

Luoghi di interesse naturalistico

La vera attrattiva di Serra, oltre ai luoghi di San Bruno, sono le bellezze naturali. Il comune è caratterizzato dalla presenza di numerose specie vegetali tra cui le più diffuse sono: il faggio, ilcastagno e l’abete bianco, con esemplari di piante gigantesche, secolari, che formano un manto forestale molto fitto.
Tra le abetine più belle abbiamo quelle del grande Bosco di Archiforo, e quelle del Bosco di Santa Maria.
Il territorio boschivo, facente parte del Parco Naturale Regionale delle Serre è attraversato dal “Sentiero Frassati”.